Noto - Serradifalco 4-6 d.c.r. (2-2 d.t.s.). La sintesi

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Foto di Salvatore La Marca
Mazzarrone (CT). Si infrange nella città dell'uva il sogno del Noto. Si infrange con la più amara delle sconfitte - quella che passa per la lotteria dei rigori - ma anche con la più amara delle beffe: fino al 44' della seconda frazione di gioco erano proprio i granata a condurre la gara.
Durante il primo tempo meglio il Serradifalco, pericolosissimo già al 6' sugli sviluppi di un calcio di punizione, con la palla che rimbalza contro i pugni di Meo, bravo poi a salvare sulla linea. Al 9' e al 26' sono Giarratana e compagni a farsi vivi dalle parti di Anzalone (nella prima delle due occasioni trema la traversa), mentre al 28' Meo spedisce in angolo un altro insidioso calcio di punizione dei nisseni.
Decisamente più intensa la ripresa. I netini, galvanizzati dalla rete di capitan Giarratana in apertura, dominano in lungo e in largo per tutta la prima mezz'ora, cercando la via del raddoppio già al 4' e al 7' e trovandola al 28' con una gran rete di Daniele Listo. Poi gli avversari riprendono vigore, accorciando le distanze al 31' con Battimili e riuscendo, sul filo del rasoio, a riportare il risultato in parità con Pastorello al 45'.
Non poche le occasioni per parte durante i supplementari, con i granata decisamente più propositivi nella seconda delle due frazioni: al 2' un tiro di Vasile manca di poco lo specchio della porta, al 6' lo stesso numero nove netino viene atterrato in area, ma il direttore di gara lascia proseguire, al 9' e al 14' Anzalone si supera su Aprile e Lo Pizzo. A decidere l'incontro i calci di rigore, con i biancocelesti che, forti di quattro marcature su quattro, conquistano la Promozione.
Promozione che sarebbe stata il giusto coronamento tanto per gli atleti che quest'anno hanno portato in alto i coloro del Noto, pur fra mille difficoltà (prima fra tutte l'aver disputato gran parte del girone di ritorno, play-off compresi, lontano dalle mura amiche), quanto per la tifoseria, che nonostante le medesime difficoltà non ha mai fatto mancare il suo calore e il suo supporto. Con la consapevolezza che proprio dietro le più amare sconfitte e le avversità si cela un radioso futuro, il Noto Calcio tornerà presto a combattere.

Francesco Testa
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